fbpx

Un polo scientifico nel cuore della Calabria: “Gruppo Garo” di Lamezia Terme

La realtà associata Anaste che ci apre questa volta le sue porte è il gruppo Garo di Lamezia Terme. Il gruppo comprende, nel territorio calabrese, tre strutture: il centro di riabilitazione San Domenico con circa 60 posti disponibili fra ambulatori per la riabilitazione e casa di riposo con 35 operatori specializzati, la casa protetta Madonna del Rosario, 30 posti per anziani ad alta complessità di cura, con 23 operatori impiegati, la RSA Villa Elisabetta, 20 posti letto e 21 operatori. A descriverci organizzazione e filosofia è la dottoressa Alba Malara, medico geriatra, direttore sanitario delle strutture e consigliere nazionale della SIGG, società italiana di gerontologia e geriatria. La dottoressa sottolinea come il gruppo agisca uniformemente nei protocolli organizzativi e nella formazione dello staff per avere così un approccio comune nelle tre strutture.

“Nei nostri centri si applica un metodo Person Centered, che parte da un approccio Bío psicosociale, basato sulle funzionalità e sulle capacità residue dell’individuo”. Ponendo come base di lavoro le capacità funzionali residue dell’individuo si riesce a sviluppare una assistenza personalizzata per il singolo malato: tutto ruota intorno al paziente e le attività non sono standardizzate e basate su un efficientamento dell’organizzazione, ma costruite intorno all’ospite rispondendo così alle sue reali esigenze.

Le cure sanitarie e quelle riabilitative occupazionali, come anche i gruppi di lavoro, sono divisi per abilità e non per piano o reparti. L’intero mondo del paziente viene costantemente monitorato ed osservato dallo staff per poter tempestivamente aggiornare protocolli e cure. Spiega la Malara: “Si pensa che il paziente anziano cronico non subisca variazioni psicofisiche nelle sue condizioni; al contrario sono pazienti molto sensibili ed anche il semplice cambio del compagno di stanza può causare alterazioni nel suo equilibrio. Risulta pertanto indispensabile monitorare ed aggiornare continuamenti i protocolli di assistenza dedicati” Questo approccio attento e basato sul singolo individuo ha spinto ad approfondimenti sull’opportunità di ricerca specifica da parte dell’industria farmaceutica, che ha portato ad inserire anziani patologici cronici nei trial clinici, anche tramite una raccolta sistematica dei dati nelle strutture del gruppo Garo.

I centri collaborano anche con l’Istituto superiore di sanità, proprio perché si utilizzano strumenti uniformi per la valutazione degli utenti; è stata così realizzata un’importante banca dati. Questo prezioso sistema di sperimentazione e raccolta dati ha fornito informazioni scientifiche preziose, che hanno consentito analisi approfondite e lo sviluppo di protocolli innovativi, proposti in innumerevoli pubblicazioni scientifiche su importanti riviste mediche nazionali ed internazionali, curate da molti componenti dello staff delle strutture. Lo staff è infatti l’elemento fondamentale dell’organizzazione, come tiene a sottolineare la dottoressa Malara:” È grazie alla loro presenza attenta e specializzata che è possibile realizzare tutto questo, abbiamo uno staff unito appassionato e giovane; l’età media è quarant’anni.”

La direttrice conferma che i problemi causati dal ritardo nei pagamenti da parte della regione Calabria si fanno sentire, danneggiando spesso proprio lo staff che subisce a sua volta ritardi nel pagamento dello stipendio. Vi è poi la difficoltà di fare ricoveri negli ultimi mesi di ogni anno, per esaurimento del budget assegnato alle strutture, con la conseguenza che molte delle persone in lista di attesa non possono ricevere le cure necessarie. Questo blocco ai ricoveri, con conseguente riduzione del fatturato, aggiunto ai cronici ritardi nei pagamenti della regione e all’aumento esponenziale dei costi di gestione, porta spesso ad una difficoltà ad onorare gli impegni finanziari. Il risultato è l’indebolimento di una realtà di ricerca e cura che fornisce innovazione e prestazioni di alta qualità, e che resiste oggi solo grazie alla sua grande passione e dedizione di chi vi opera.

Il team della struttura calabrese