La legge delega sugli anziani pubblicata in Gazzetta Ufficiale prevede una serie di punti di forza per la popolazione anziana, tra cui i ricoveri impropri, i piani di assistenza individuali (Pai), il diritto alla continuità di vita e di cure a domicilio, i punti unici di accesso (Pua) e nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane.
La popolazione anziana rappresenta oggi il 23,5% del totale della popolazione e si prevede che questa percentuale aumenterà notevolmente nei prossimi anni. Nel 2050 gli over 65 potrebbero rappresentare il 34,9% del totale della popolazione e la percentuale degli anziani che vivono da soli potrebbe aumentare dal 50% del 2021 al 60% stimato nel 2041.
La legge delega prevede una serie di misure per favorire l’invecchiamento attivo e vuole ridurre i costi dei cosiddetti ricoveri impropri, per questo sono previsti piani di assistenza individualizzati.
La delega prevede inoltre la creazione dei “punti unici di accesso”, i cosiddetti Pua dove effettuare, in un’unica sede, una valutazione per un ‘progetto assistenziale individuale’, Pai, con cui prevedere tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie all’anziano che già percepisca l’indennità di accompagnamento.”
Il testo della legge: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/03/30/23G00041/sg
La viceministra al Lavoro e alle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci è stata al centro della tessitura della legge-delega, che riprende il lavoro già fatto dal governo Draghi e che ora passa alla prova del fuoco dei decreti attuativi.
«Si tratta di una riforma epocale che affronta un’indubbia emergenza demografica – esulta la viceministra ed esponente di Fdi poco dopo il voto finale della Camera -. L’Italia è la prima nazione in Europa per numero di anziani e la seconda nel mondo dopo il Giappone. I 14 milioni di anziani italiani oggi, e i molti di più di domani, hanno certamente rappresentato un tema capace di unire e far convergere. Insieme, c’è stato un costante e serrato lavoro interministeriale e un ampio e approfondito confronto con le realtà del Terzo Settore e le categorie professionali coinvolte. In 150 giorni il governo Meloni ha dimostrato di prendersi cura della vita degli anziani e, nel farlo, è riuscito a ottenere un amplissimo consenso tra tutti i gruppi parlamentari. È vero che abbiamo ereditato la trattazione della materia welfare in favore degli anziani dal passato governo, ma è merito di questo esecutivo essere riuscito a scrivere, in tempi brevi, un testo largamente condiviso atto anche a ricevere la bollinatura della Ragioneria dello Stato e a rispettare il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr».