Si è scatenata una vibrante polemica, negli ultimi giorni, anche a seguito di un articolo che purtroppo ha preso erroneamente come riferimento i dati del CCNL del 2009, da anni disdettato e privo quindi di qualsiasi validità giuridica, sui contenuti del nuovo CCNL Anaste (liberamente consultabile sul sito Anaste.com), sottoscritto nel mese di gennaio, e che interessa decine di migliaia di lavoratori del comparto sociosanitario.
Tali considerazioni sono totalmente prive di fondamento. Per quanto attiene infatti alla rappresentatività delle sigle sindacali firmatarie, basta leggere il Documento del Ministero del lavoro n°14280 del 15 luglio 2014 sulla rappresentatività delle organizzazioni: i firmatari del CCNL Anaste sono naturalmente presenti e quindi formalmente riconosciuti, ad ogni effetto di legge, come sigle sindacali maggiormente rappresentative nello specifico comparto. Ulteriore conferma deriva dalla presenza delle Organizzazioni firmatarie del CCNL Anaste nell’Assemblea del CNEL, Consiglio nazionale dell’Economia e del lavoro, organo di consulenza del Parlamento e del Governo sui temi di politiche del lavoro e di rappresentanza istituzionale del mondo produttivo e sindacale.
Stabilita quindi la piena rappresentatività delle Organizzazioni firmatarie del CCNL Anaste, affrontiamo la problematica dei tabellari economici previsti dal nuovo CCNL, che presentano, tra l’altro, un sostanziale incremento rispetto a quelli dell’accordo precedentemente in vigore, pur in un momento di particolare difficoltà economica per le aziende del settore, duramente provate dalla pandemia oltre che dalla insufficienza delle tariffe, ferme ormai da oltre 12 anni.
I tabellari vigenti, come facilmente verificabile, trattandosi di numeri, sono perfettamente allineati a quelli di settore, ed anzi superiori alla media dei trattamenti riconosciuti nel comparto sociosanitario, e vanno inoltre incrementati dei trattamenti di sanità integrativa aggiuntivi, riconosciuti a tutti i lavoratori, e delle indennità di mansione, riferite a categorie professionali di particolare importanza nella organizzazione sanitaria.
Nella gran confusione del momento queste note vogliono essere pertanto un punto fermo di chiarezza ed un riferimento per tutti gli operatori del sociosanitario: intento di Anaste è quello di garantire le migliori condizioni economiche e di lavoro a tutto il personale, che rappresenta la vera risorse delle aziende, la continuità dell’assistenza agli anziani ospiti e la sopravvivenza economica e organizzativa delle imprese associate, attraverso un CCNL moderno, pienamente valido ed efficace sia dal punto di vista giuridico che organizzativo. Un traguardo significativo ed importante, frutto di un lavoro lungo, attento e costante, che rivendichiamo con orgoglio.
Dott. Sebastiano Capurso – presidente nazionale Anaste