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Se la Rsa diventa un centro per la formazione avanzata

di Michela Capurso

L’esperienza della struttura di Ispra, 160 posti, 130 operatori specializzati, e un progetto innovativo che può diventare un modello per altre realtà. Un nuovo approccio nella cura dell’anziano, in particolare del soggetto affetto da Alzheimer e l’offerta di servizi (vedi centri diurni) ai comuni limitrofi.

Nella splendida cornice del lago Maggiore, precisamente ad Ispra, si trova Villa Fiammetta, una splendida RSA, associata Anaste, che dispone di 160 posti (con 2 nuclei specifici per i pazienti affetti M. da Alzheimer) e più di 130 operatori specializzati, situati in un complesso edilizio di grande pregio architettonico, parte antico, e perfettamente restaurato, e parte moderno, funzionale e di grande impatto, circondato da uno splendido parco con alberi secolari. A Villa Fiammetta il 27 ottobre si è tenuta la prima delle tre giornate del corso “Cura Del paziente disfagico, seminario teorico pratico”. Aprendo il corso il Presidente nazionale di Anaste, dott. Sebastiano Capurso, ha ribadito l’importanza fondamentale di iniziative di questo tipo per migliorare la qualità dell’assistenza, ricordando il ruolo fondamentale delle RSA per i territori, essendo queste strutture l’unica vera risposta, nel lungo periodo, del welfare pubblico alla non autosufficienza.

Fra i relatori del corso si è distinta la direttrice sanitaria di Villa Fiammetta, dottoressa Alessia Cavallaro, medico e psicoterapeuta con oltre 20 anni di esperienza nel mondo della disabilità, che ha portato nella struttura un approccio olistico, più ampio e completo, non esclusivamente clinico. La Cavallaro ha impostato e sviluppato con l’ing. Marco Rusconi Clerici, presidente della società che gestisce la struttura (Comaco) l’intera attività della Rsa sulla formazione continua e su aspetti nuovi nella cura dell’anziano, specialmente se affetto da Alzheimer, come dimostra anche l’attuale corso organizzato ed ospitato sulla tematica della disfagia. La struttura è dotata di nuclei specifici per le demenze che, grazie alla loro strutturazione in termini di sicurezza, permettono all’anziano di muoversi “liberamente ma sotto controllo”, evitando così di ricorrere a forme di contenzione fisica e/o farmacologica.

La Stanza multisensoriale per la stimolazione cognitiva è una delle tante forme di terapia utilizzate, che efficacemente riesce a ridurre lo stress e l’irrequietezza dei pazienti affetti da m. di Alzheimer o da altre forme di demenza. “Questo tipo di terapie, spiega il presidente Rusconi, come anche la pet – therapy e la doll- therapy danno risultati sorprendenti e anche commoventi. Ci sono ospiti che improvvisamente ricominciano a comunicare con l’esterno tramite una lingua diversa, che magari avevano imparato da piccoli, altri che interagiscono affettivamente con gli animali uscendo dal loro blocco anche fisico ed iniziano a ricordare”. Il presidente spiega come tutto ciò sia possibile grazie alla formazione continua ed all’alta specializzazione del suo team, di cui fa parte anche uno psicoterapeuta responsabile dello sportello di ascolto per le famiglie: conoscere il paziente con la sua storia, i suoi affetti e le sue abitudini è considerato, a Villa Fiammetta, elemento basilare per il benessere e la cura di un individuo.

La struttura ha presentato molti progetti ai diversi comuni limitrofi per poter offrire ulteriori servizi alla cittadinanza, come ad esempio centri diurni specializzati, senza ricevere risposte positive. Non resta che sperare che le istituzioni possano comprendere le necessità reali dei territori ed iniziare a stabilire vere forme di collaborazione con il mondo delle Rsa. Un mondo che ha molto da offrire di fronte ad una realtà che vede aumentare inesorabilmente gli anziani rispetto ai giovani.

Un equilibrio difficile da gestire e che strutture come Villa Fiammetta possono contribuire a gestire adeguatamente.  

Villa Fiammetta