Punto Service nasce nel 1989 dall’idea di un gruppo dirigenziale, con un’esperienza decennale nel settore, e concentra la sua attività nell’ambito dei servizi socio-assistenziali.
La centralità della persona, valori come rispetto e dignità sono alla base del suo operato. Il gruppo si consolida e si amplia negli anni operando oggi in quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Toscana e Liguria, con 3000 operatori qualificati, 5000 pazienti assistiti nelle strutture e 3000 pazienti assistiti a domicilio. La loro realtà è incentrata sulla cura dell’ospite ma anche sulla figura del Caregiver e del nucleo sociale intorno al paziente, è quindi necessario considerare l’ospite insieme al suo intero ambiente sociale di provenienza. Il dottor Assandri, Direttore Operativo del Gruppo, ci descrive quanto questa connessione con le famiglie ed il territorio sia necessaria ed efficace, come dimostra il loro ultimo progetto sperimentale nelle strutture liguri: la Residenza Felice Conio di Rovegno e la Residenza Bartolomeo Schenone di Lumarzo:” Le strutture possiedono posti residenziali, posti diurni, residenze protette e la possibilità di fornire, tramite il servizio pubblico, assistenza a domicilio- dice Assandri -.
Questo permette di seguire l’anziano nelle varie fasi della sua evoluzione, sostenendolo a casa per alcune specifiche esigenze specifiche, fornendo assistenza nei centri diurni per alcune ore al giorno o continuativamente presso le Residenze.” La residenza Conio dispone anche un ambulatorio geriatrico, aperto al pubblico, dove vengono effettuate circa 600 prestazioni all’anno tramite il SSN. “Questi centri, nel 2020, sono stati presidi all’avanguardia, sono state le prime Rsa ad essere trasformate in centri polifunzionali aperti al territorio conclude Assandri – .
Gli anziani non si sentono isolati ma vicini alla comunità che trova nella loro casa servizi utili. Il territorio ha eccellentemente reagito a questa innovazione, ne sono tutti entusiasti. La nostra attività negli anni si è evoluta: offriamo un servizio assistenziale, sanitario ed alberghiero. Siamo diventati delle sedi di continuità assistenziale delle Asl; grazie alla presenza fissa del personale sanitario nelle strutture diventiamo anche centri di primo soccorso, in luoghi montani come il nostro, questo rappresenta un sostanziale miglioramento della qualità dei servizi offerti al nostro territorio.”
