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le Regioni chiedono tempo: “Impossibile finire entro il 2026”

Da La Stampa del 19 luglio 2023: Riguardo la «revisione della messa in terra di alcuni interventi previsti», altro non viene da pensare se non a un ridimensionamento degli obiettivi del Piano, rinunciando a una parte delle nuove strutture: magari nelle zone a più bassa densità di popolazione, dove soprattutto le Case di comunità, che avranno un bacino di utenza pari a 50mila assistiti, potrebbero risultare difficili da raggiungere. Ridurre il numero delle strutture o finanziarle con altro significa perdere una bella pane di quei 7 miliardi che il Pnrr destina al potenziamento della malandata rete di assistenza domiciliare.

ANASTE ha sostenuto questa tesi con largo anticipo, ricevendo anche attacchi dapiù parti, ma l’allarme oggettivo dei presidenti di regione consolida quanto effettivamente analizzato dalla nostra associazione e da sempre più esperti del sistema sanitario nazionale.