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Regioni

le Regioni chiedono tempo: “Impossibile finire entro il 2026”

Da La Stampa del 19 luglio 2023: Riguardo la «revisione della messa in terra di alcuni interventi previsti», altro non viene da pensare se non a un ridimensionamento degli obiettivi del Piano, rinunciando a una parte delle nuove strutture: magari nelle zone a più bassa densità di popolazione, dove soprattutto le Case di comunità, che avranno un bacino di utenza pari a 50mila assistiti, potrebbero risultare difficili da raggiungere. Ridurre il numero delle strutture o finanziarle con altro significa perdere una bella pane di quei 7 miliardi che il Pnrr destina al potenziamento della malandata rete di assistenza domiciliare. ANASTE […]

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Il Consiglio di Stato chiede modifiche al DM 71

Il Consiglio di Stato chiede modifiche al DM 71

Il Consiglio di Stato definisce il disegno di riforma “un innovativo modello organizzativo dell’assistenza sanitaria territoriale, condivisibilmente imperniato su un archetipo antropocentrico, che prevede la rimodulazione dei servizi e delle prestazioni offerte affinché siano il più possibile prossimi all’utente raggiungendolo fino al suo domicilio, che diviene il primo e fondamentale luogo di cura”. Non si accorge però che nel sistema proposto sono scomparse le RSA, che rappresentano la parte essenziale del sistema dell’assistenza territoriale, fornendo servizi residenziali agli oltre 300.000 anziani più compromessi e più bisognosi di cure, con oltre 250.000 addetti professionali contrattualizzati.

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