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il Sen. Antonio Iannone raccoglie la richiesta di Nicola Gadiero, Anaste Campania

il Sen. Antonio Iannone, raccogliendo l’appello del Presidente di Anaste Campania, avv. Nicola Gadiero, nella seduta n. 207 del 16 aprile 2020, chiede al Ministro della Salute Roberto Speranza se sia a conoscenza dei fatti esposti, che rappresentano un grave pregiudizio per il diritto alla salute e se intenda avviare un’indagine per accertare le responsabilità di queste mancate soluzioni organizzative nell’affrontare l’emergenza coronavirus in Campania.

di seguito la trascrizione dell’intervento 

Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03161 

Atto n. 4-03161

Pubblicato il 16 aprile 2020, nella seduta n. 207

IANNONE – Al Ministro della salute. –
Premesso che:

l’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale e a seguire, in data 11 marzo, ha dichiarato che il dilagare dei casi è da considerarsi come una pandemia;

il Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 ha dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

la Regione Campania ha varato una serie di provvedimenti restrittivi ancora più forti di quelli previsti a livello nazionale;

a tanto rigore richiesto ai cittadini dal presidente della Regione Vincenzo De Luca, non è corrisposto altrettanto rigore da parte dello stesso ente regionale nel sostenere i lavoratori impegnati su fronti caldi, come ad esempio le strutture residenziali per anziani;

a più riprese l’autorevole associazione di categoria Anaste (Associazione nazionale strutture terza età), attraverso il suo delegato regionale per la Campania, ha richiesto invano un piano per l’esecuzione periodica, anche in assenza di specifica sintomatologia, di tamponi COVID-19 a tutti i dipendenti afferenti a tali strutture, al fine di ridurre le probabilità di contagio;

in questo momento le strutture socio-sanitarie, in osservanza del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020 e dei successivi, hanno interrotto le visite dei familiari, quindi gli unici veicoli di infezione sono i dipendenti che ogni giorno dall’esterno entrano nelle strutture;

occorre garantire tamponi e controlli periodici a tutti coloro che lavorano nelle strutture residenziali per anziani, visto che per la particolare natura del lavoro di assistenza vi è uno stretto contatto con l’ospite, che impedisce il rispetto del distanziamento sociale;

andrebbe resa obbligatoria, anche in assenza di specifica sintomatologia, l’esecuzione di tamponi a tutti i soggetti che devono essere ammessi nelle strutture, siano essi provenienti da contesti domestici o dimessi da strutture sanitarie;

andrebbe resa obbligatoria in Campania l’osservanza di precisi protocolli di prevenzione nelle strutture residenziali per anziani. In particolare andrebbe seguito quanto indicato nel rapporto n. 4 del 2020 dell’Istituto superiore di sanità per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da Sars-cov2 nelle strutture residenziali socio-sanitarie. Occorrono canali preferenziali per la fornitura o l’acquisto di materiale di prevenzione, quali mascherine, guanti, igienizzanti, camici monouso, che in questo momento risulta difficile reperire;

finora gli imprenditori del settore assistenziale per anziani in Campania sono stati lasciati soli ad affrontare l’emergenza del coronavirus,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di questo grave fatto che ancora una volta rappresenta un grave pregiudizio per il diritto alla salute di tanti cittadini campani ed in particolare degli anziani e di chi presta assistenza;

se intenda avviare un’indagine per accertare le responsabilità di queste mancate soluzioni organizzative nell’affrontare l’emergenza coronavirus in Campania.

 

Fonte: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1150099/index.html

 

Antonio Iannone

Il Sen. Antonio Iannone

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