Lavori in corso alla Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina dove giorno dopo giorno continua a prendere forma la prestigiosa galleria d’arte promossa dall’Associazione per le Arti “Francesco Francia”. Il titolo è bellezza e Futuro, parole che sanno generare entusiasmo nei residenti e nella comunità che diventa fruitrice dell’arte e delle opere, tra pitture e sculture da “leggere” e ammirare.
L’incontro e la collaborazione tra due storiche realtà (l’associazione e la Fondazione), unite dall’adesione alla Consulta tra Antiche Istituzioni Bolognesi, si concretizzano in un progetto dal grande spessore culturale, che, attraverso l’arte, racconta la valorizzazione della bellezza nel presente e la tensione verso il futuro.
“La scelta della residenza per anziani e persone con fragilità come luogo d’arte e il coinvolgimento di ospiti, operatori, artisti ed enti del territorio conferiscono all’iniziativa un carattere insolito e speciale, quello di un’esperienza autentica nella sua unicità. L’obiettivo è quello di esaltare la funzione sociale dell’arte in un ambiente in cui umanità, memoria ed esperienza generano bellezza e la progettualità diventa, inevitabilmente, futuro”. Sono le parole del prof. Luigi Enzo Mattei scultore disegnatore e grafico italiano nonché coordinatore della mostra alla Fondazione insieme al presidente della Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina dott. Gianluigi Pirazzoli.
Per la prima volta, in una struttura residenziale, verranno esposte una sessantina d’opere di artisti contemporanei. Ognuna di queste opere rappresenta, metaforicamente, una finestra sul mondo e tutte insieme faranno da cornice alla quotidianità e alla vita all’interno della residenza.
La collezione d’arte verrà inaugurata, alla presenza dell’arcivescovo di Bologna, Mons. Matteo Maria Zuppi, che taglierà il nastro e benedirà le opere il prossimo 26 luglio, giorno dedicato come ogni anno alle celebrazioni di Sant’Anna.
Giardino, chiesa, teatro, corridoi del Sant’Anna divengono così riferimenti alla Bellezza, nella funzione culturale e sociale dell’Arte, per una mostra dinamica esaltata dalla qualità dell’ambiente, ove esperienze, memoria, spessore umano e auspicate progettualità si fanno Futuro, nutrendo l’accoglienza nella prospettiva di potenziali coinvolgimenti, motivando nello spessore umano molteplici valenze.