Come raccontato dalle pagine de La nuova provincia, si è concluso il trasferimento di tutti gli ospiti della casa di riposo Città di Asti, che ha chiuso definitivamente la sua attività a favore degli anziani fragili il 31 dicembre.
La decisione di chiudere é arrivata a seguito dell’emersione della situazione debitoria, ma anche dei gravi dubbi sul futuro post pandemia, vista la diminuzione degli ospiti, e la poca chiarezza sulle possibilità di aiuto date dalla sanità e gestione pubblica.
Già lo scorso maggio i problemi erano stati portati in consiglio comunale come é possibile leggere qui:
Dopo la sistemazione degli ospiti, che in qualche modo hanno trovato una sistemazione, anche se non ottimale per tutti, il problema più grave è adesso riversato sui lavoratori, ben 120 persone hanno ricevuto la lettera di licenziamento.
Incredibile come i governi, locali e nazionali, ancora non prendano provvedimenti, ma nemmeno in esame, la grave crisi del settore, che rischia di essere tra le più grandi all’orizzonte dal punto di vista occupazionale ed economico dei prossimi mesi.
Si spera che la fiaccolata, organizzata per attirare l’attenzione, almeno a livello locale, sulla situazione dei lavoratori, possa arrivare sul tavolo dei decisori pubblici.