La protesta delle Rsa toscane va avanti. Al centro, le difficoltà economiche, rischio aumenti a carico delle famiglie.
L’incontro con la commissione Sanità del consiglio regionale, non ha sortito risultati positivi, “dobbiamo verificare le disponibilità del bilancio”, ha detto l’assessora regionale Serena Spinelli.
“Le nostre richieste – ha detto Maurizio De Scalzi, presidente della sezione Rsa di Aiop – sono state rafforzate dalle dichiarazioni di sindaci e cooperative: non è possibile andare avanti. Continueremo le azioni di protesta”.
Non si attenuano quindi le difficoltà delle Residenze sanitarie per anziani che, a partire dalla pandemia, sono state al centro di continue proteste dei gestori, fra aumenti dei costi e appesantimenti dei carichi di lavoro.
L’assessore regionale al Sociale, Serena Spinelli, e il direttore generale dell’assessorato alla Sanità, Federico Gelli, nei mesi scorsi hanno incontrato i rappresentanti di Anaste, Uneba, Arat, Arsa, Agespi, Confcooperative-Federsolidarietà Toscana e Confcooperative-Sanità Toscana, Aiop e Arep.
Dal 1° gennaio 2023 c’è il rischio di aumenti a carico delle famiglie, è previsto un aumento di circa 13 euro per la parte di quota sociale (che la Regione aveva calcolato e indicato ai Comuni, molti anni fa, in 53,32 euro).
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