Martedì 23 marzo, nell’ambito dell’iniziativa di ascolto e di confronto denominato “SUD: progetti per ripartire” si è tenuto il tavolo di confronto “Salute, filiera strategica”, promossa dalla ministra per il sud e la coesione sociale Onorevole Mara Carfagna.
I lavori della due giorni di confronto sono stati aperti dal presidente Draghi il quale ha spiegato <>. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti del settore ospedaliero pubblico e privato, degli IRCCS, degli ordini professionali e dei sindacati del Mezzogiorno.
Anaste ha partecipato al tavolo con il Presidente di Anaste Campania, avv. Nicola Galdiero, rappresentando da un lato le attuali carenze strutturali del Sud e dall’altro avanzando una serie di proposte tra cui:
1) la necessità di implementare il numero di posti letto delle rsa, specie nelle regioni del Sud;
2) destinare specifiche risorse all’adeguamento delle strutture alla luce delle nuove esigenze epidemiologiche, al fine di prevedere aree destinate alle visite per i parenti, aree di isolamento in caso di ospiti COVID con la possibilità di realizzare maggiori volumi in deroga agli strumenti urbanistici.
3) riconoscere alle RSA il ruolo di strutture sanitarie di prossimità capaci di coprire quello spazio della filiera assistenziale tra l’ospedale e il domicilio dell’anziano oggi scoperto. In particolare implementare modelli di prossimità fra residenzialità e territorio, anche attraverso l’erogazione di prestazioni sanitarie e sociosanitarie al domicilio da parte di équipe collegate o integrate con quelle dei servizi residenziali. Valorizzare la capacità e la struttura organizzativa delle rsa come supporto base di erogazione del sistema dell’assistenza territoriale di presa in carico degli anziani a ridotta o assente autonomia.
4) definire un progetto legislativo nazionale unitario strutturale sulla regolamentazione delle strutture per anziani di competenza dello Stato al fine di garantire lo stesso servizio su tutto il territorio nazionale, in quanto esso rientra nei livelli essenziali di assistenza, così da garantire in tutte e 20 le regioni le stesse definizioni e gli stessi parametri strutturali assistenziali.
5) qualificare le risposte sanitarie delle RSA e aumentare la presenza infermieristica in modo da garantire la presenza 24 ore su 24 nelle strutture di almeno 60 posti letto, prevedere la figura del medico di struttura responsabile dell’assistenza, che vada a sostituire il medico di medicina generale per la cura degli anziani ospiti.
Dott. Sebastiano Capurso