Il Consiglio di Stato chiede modifiche al DM 71
Il Consiglio di Stato definisce il disegno di riforma “un innovativo modello organizzativo dell’assistenza sanitaria territoriale, condivisibilmente imperniato su un archetipo antropocentrico, che prevede la rimodulazione dei servizi e delle prestazioni offerte affinché siano il più possibile prossimi all’utente raggiungendolo fino al suo domicilio, che diviene il primo e fondamentale luogo di cura”. Non si accorge però che nel sistema proposto sono scomparse le RSA, che rappresentano la parte essenziale del sistema dell'assistenza territoriale, fornendo servizi residenziali agli oltre 300.000 anziani più compromessi e più bisognosi di cure, con oltre 250.000 addetti professionali contrattualizzati.