La questione è di rilevanza significativa per il settore socio-sanitario e assistenziale
L’Associazione Nazionale delle Strutture Territoriali (Anaste) nella sua missione di promuovere e sostenere il settore, ha rivolto una lettera alle istituzioni chiave del nostro Paese, sottolineando la necessità urgente di riconoscere contributi e incentivi per affrontare l’aumento sproporzionato dei costi energetici.
La lettera è stata inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, al Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, On. Roberto Calderoli, e al Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, On. Massimiliano Fedriga. Inoltre, è stata indirizzata ai gruppi parlamentari al fine di sensibilizzare l’intero sistema politico sull’importanza di questa richiesta.
Il motivo principale di questa iniziativa è il crescente e imprevisto aumento dei costi energetici che le aziende private del settore socio-sanitario e assistenziale stanno ancora affrontando. Le imprese associate, nonostante il loro ruolo cruciale nel fornire servizi di assistenza e cura alle comunità, sono state escluse dai recenti provvedimenti legislativi che hanno previsto contributi solo per alcune entità, come enti del Terzo Settore, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.
È importante notare che questa iniziativa si basa sulla nostra precedente lettera inviata a gennaio 2022, in collaborazione con altre organizzazioni di categoria, che potete trovare nel dettaglio su questo link. In quella lettera, abbiamo sollevato le stesse preoccupazioni riguardo agli aumenti dei costi energetici e abbiamo cercato il supporto delle Istituzioni per garantire una soluzione adeguata.
Anaste ha lavorato instancabilmente per sensibilizzare le Istituzioni su questa disparità, presentando richieste e istanze durante il processo di conversione del decreto legislativo. Tuttavia, finora, le imprese private del settore non hanno ottenuto il riconoscimento e il sostegno necessario per far fronte all’aumento dei costi energetici, il quale potrebbe mettere a rischio la qualità dei servizi offerti e la stabilità delle strutture.
La lettera attuale rappresenta un passo ulteriore nel nostro impegno a sostenere il settore socio-sanitario e assistenziale, e continueremo a lavorare instancabilmente affinché le Istituzioni riconoscano l’importanza di questa causa e agiscano per garantire un futuro più stabile e sostenibile per le imprese private che operano in questo settore.
L’Associazione Nazionale delle Strutture Territoriali ritiene che questa situazione sia incomprensibile e ingiusta, considerando il ruolo fondamentale svolto dalle imprese private nel garantire un alto livello di assistenza, specialmente in periodi di crisi come la pandemia.
La lettera inviata alle Istituzioni è un appello urgente affinché vengano riconosciuti i “contributi energia” anche per le imprese private del settore socio-sanitario e assistenziale. Anaste chiede alle Istituzioni di porre fine a questa prassi discriminatoria e di destinare risorse a questo settore in maniera adeguata, affinché possa continuare a operare in modo efficace e sostenibile.